Una domenica di pioggia




Sarà stato il tempo uggioso ma ieri è stata una giornata decisamente no.
Dopo aver pulito casa tra venerdì pomeriggio e sabato, spese pure fatte, pensavo ad una domenica domenica, di quelle che ho dimenticato in 10 anni di turni e lavoro domenicale. Ma a casa mia a volte ci si deve muovere in punta di piedi perché probabilmente faccio parte di un disegno di espiazione di colpe a me sconosciute. Ovvero so quali sono ma non le reputo tali perché so che esiste il libero arbitrio e non ho mai forzato la volontà di nessuno e nemmeno ho favorito dei miei interessi personali.
E allora dopo aver meditato a lungo se alzarmi o rimanere a letto tutta la giornata nascondendo la testa sotto il cuscino, ha prevalso il senso del dovere di alzarsi anche perché altrimenti non potevo fare.
Non mi è rimasto che cercare di rimediare come meglio potevo alla giornata no, e come le eroine dei romanzi che a volte mi capita di leggere e che sono ambientati in cucine super attrezzatissime con tanto di descrizione di ricette elaboratissime che giammai penso farò, mi sono messa a tagliare, impanare, friggere, tritare, amalgamare…. 


E così dagli avanzi di carne ho ricavato delle polpette da friggere per il pranzo di oggi, con le melanzane fritte avanzate una veloce parmigiana, ma il piatto forte è stata la pasta ‘ncasciata con la ricetta della mitica Adelina cammarera del celebre Montalbano di Camilleri.

Pasta ‘ncasciata

Ingredienti:
— 600 gr. di magliette di maccheroncino;
— 200 gr. di tuma o caciocavallo fresco;
— 200 gr. di carne tritata;
— 50 gr. di mortadella o salame;
— 2 uova sode;
— 4 melanzane;
— 100 gr. di pecorino grattugiato;
— salsa di pomodoro;
— mezzo bicchiere di vino bianco;
— basilico;
— olio;
— sale e pepe.

Preparazione:

Tagliate le melenzane a fette e friggetele dopo averle tenute per più di un’ora in acqua e sale.
Soffriggete intanto il tritato in un tegame, con olio abbondante, sfumate col vino e completate la cottura aggiungendo qualche cucchiaio di salsa di pomodoro.
Lessate la pasta, scolatela al dente e conditela in una zuppiera con la salsa di pomodoro.
Prendete una teglia ben unta e spolverata di pangrattato e versatevi le magliette alternandole a strati con la carne tritata, le melanzane fritte, il formaggio grattugiato il basilico, le uova sode, la tuma e il salame tagliati a fette.
Chiudete l’ultimo strato di pasta con melanzane, salsa e molto pecorino.
Passate al forno caldo per circa 20 minuti. Il formaggio, sciogliendosi al calore del forno, forma una leggera crosta dorata.

 
Il resto della giornata l’ho passato ad assemblare un kit acquistato anni fa a Formigine di Mani di Donna.
Tanta soddisfazione in primis perché vorrei riuscire a fare le cose che ho accumulato nel tempo e poi perché è del mio colore preferito. Ieri ho cucito a mano e con la macchina da cucire, penato non poco chiedendomi perché mi metto a fare certe cose ma mi è servito per rendere la mia giornata da no a ni.

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